Campagnola Emilia

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Campagnola Emilia
comune
Campagnola Emilia – Stemma
Campagnola Emilia – Bandiera
Campagnola Emilia – Veduta
Campagnola Emilia – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Reggio Emilia
Amministrazione
SindacoAlessandro Santachiara (centro-sinistra) dal 25-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate44°50′10″N 10°45′17″E / 44.836111°N 10.754722°E44.836111; 10.754722 (Campagnola Emilia)
Altitudine22 m s.l.m.
Superficie24,39 km²
Abitanti5 562[1] (31-1-2024)
Densità228,04 ab./km²
FrazioniCognento, Ponte Vettigano
Comuni confinantiCorreggio, Fabbrico, Novellara, Reggiolo, Rio Saliceto
Altre informazioni
Cod. postale42012
Prefisso0522
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT035009
Cod. catastaleB499
TargaRE
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 508 GG[3]
Nome abitanticampagnolesi
Patronosanti Gervasio e Protasio
Giorno festivo19 giugno
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Campagnola Emilia
Campagnola Emilia
Campagnola Emilia – Mappa
Campagnola Emilia – Mappa
Posizione del comune di Campagnola Emilia nella provincia di Reggio Emilia
Sito istituzionale

Campagnola Emilia (Campagnôla in dialetto reggiano[4]) è un comune italiano di 5 562 abitanti della provincia di Reggio Emilia in Emilia-Romagna.

Geografia fisica[edit | edit source]

Sorge nel cuore della Pianura padana, nella parte nord della provincia di Reggio Emilia, a 25 chilometri circa dal capoluogo stesso. Il territorio comunale, confina con i comuni di Correggio, Fabbrico, Novellara, Reggiolo, Rio Saliceto, è formato, oltre che dal capoluogo, dalle località Cognento e Ponte Vettigano, per un totale di 24,39 chilometri quadrati.

Storia[edit | edit source]

Nell'anno 935 venne eretto un castello a difesa della corte agricola ivi esistente, l'edificio fece parte dei possedimenti di Matilde di Canossa nel XII secolo e venne successivamente distrutto nel 1371 da Bernabò Visconti signore di Milano, quando già faceva parte dei possedimenti della famiglia Da Correggio. Alla distruzione del castello seguì un periodo di semiabbandono del borgo che perdurò sino al XVI secolo. Nell'anno 1633, in seguito alla accusa mossa dall'Impero ai Signori di Correggio di battere moneta falsa, passò agli spagnoli che la cedettero agli Este. Gli Estensi la ressero, con la sola eccezione del periodo napoleonico, sino al 1859, quando Campagnola diventò comune.

Monumenti e luoghi d'interesse[edit | edit source]

Palazzo Comunale[edit | edit source]

L'originaria “Casa Comunale”, situata nella parte sud di Piazza Roma, venne acquistata da Francesco Marastoni per adibirla a uffici e scuola, nel 1782; una ristrutturazione radicale all'inizio del Novecento da parte dell'Ing. Plinio Cottafava, lo porta all'aspetto attuale. Fu inoltre oggetto di interventi di restauro e consolidamento a seguito dei sismi dell'aprile-maggio 1987 e del 15 ottobre 1996.

Palazzo Baccarini[edit | edit source]

Costruito tra il 1689 e il 1741, come attestato da due tavolette di cotto inserite sotto il porticato, l'impianto del Palazzo è composto da tre unità a corte, di tipologia residenziale, classica delle borghesia del tempo, con ogni corte caratterizzata, al piano terra, da un androne passante che funge da collegamento fra il portico ed il cortile interno. Ai lati di ogni androne erano presenti le botteghe artigianali.

È stato oggetto di un restauro conservativo avviato nel 1998 e dal 2007 è sede della Biblioteca e dei Servizi Culturali del Comune di Campagnola Emilia.

Chiesa Parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio[edit | edit source]

La chiesa parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio fu realizzata su una chiesa preesistente negli anni 1771-1772 e presenta numerose testimonianze di architettura, pittura e scultura della fine del XVIII secolo.

Chiesa di Sant'Andrea[edit | edit source]

Di stile romanico risulta la chiesa di Sant'Andrea risalente all'XI secolo, sopravvissuta alla distruzione dell'antico castello, è oggi il monumento più antico di Campagnola. Ha una pianta asimmetrica con due absidi rettangolari, rivolte verso oriente: una maggiore, contenente l'altare e una minore, contenente la sagrestia e cella campanaria; ha una facciata romanica con due lesene triangolari ai lati; Sono inoltre presenti due finestrelle romaniche a strombo da ambo i lati del finestrone, riscoperte nel 1986. Al suo interno sono presente preziosi affreschi del Quattrocento.

Abbazia SS.Trinità[edit | edit source]

In una mappa della pianura reggiana del Quattrocento, il monastero di Campagnola è raffigurato dal disegno della chiesa, con dimensioni di due o tre volte maggiori rispetto a quelle delle altre chiese. Ciò sta ad indicare l'importanza notevole del monastero che per di più è l'unico edificio rappresentante Campagnola. Nel disegno svetta un campanile che sembra a pianta ottagonale con tetto a guglia, in stile gotico-lombardo.

La modesta struttura dell'attuale chiesetta della Santissima Trinità non rammenta la magnificenza delle origini della chiesa e del monastero nel loro pieno fulgore nel Duecento. L'attuale oratorio è stato ricavato dalla navata meridionale minore della ben più ampia chiesa duecentesca a tre navate, che si sviluppava a Nord con una navata maggiore, larga il doppio e più lunga di quella oggi esistente, ed un'altra minore uguale a quella Sud. Il disfacimento di queste navate avvenne alla metà del Settecento, a seguito dell'abbattimento del monastero. La famiglia Sabbatini di Modena, affittuaria della proprietà, lasciò che la chiesa e il monastero andassero in rovina, senza fare alcuna opera di restauro, abbatté gli edifici duecenteschi e si servì del materiale riutilizzabile per la villa di campagna costruita a Sud dell'edificio sacro ancora in piedi.

La chiesa presenta alcuni elementi propri dello stile romanico, come gli archi a tutto sesto delle campate; altri elementi, invece, sono tipici del gotico, come le volte del soffitto, che si presentano a crociera a sesto acuto, con costoloni che ne sottolineano la verticalità.

La parete settentrionale dell'oratorio mostra ben visibili le strutture antiche romaniche, composte da arcate a tutto sesto, tamponate da pareti non ben saldate alle precedenti murature; gli archi poggiano su pilastri polistili alternati. Esternamente, a Nord, si trova un motivo decorativo in mattoni molto complesso e ricercato, che sembra suggerire l'esistenza di un'antica porta poi tamponata. All'interno, volte a crociera a sesto acuto di stile gotico scaricano su pilasti il peso del soffitto per mezzo di costoloni. Alle sommità dei pilastri sono visibili tracce di capitelli in arenaria con figure in bassorilievo quasi completamente distrutti; rinvenuti negli anni Settanta del Novecento, sotto capitelli neoclassici settecenteschi.

È ancora presente l'ancona di stucco dell'altare del crocifisso del Settecento, sormontato dallo stemma del cardinale Francesco Barberini, abate commendatario tra il 1695 e il 1739.

Anche l'antico campanile è stato demolito nel 1825; al suo posto è stato eretto un campaniletto a vela a due luci, oggi senza campane.

Chiesa di San Giacomo Maggiore[edit | edit source]

Già presente nel Cinquecento, la Chiesa di San Giacomo Maggiore della località di Cognento risultava essere piccola e modesta, disadorna e povera di arredi: priva dell'abside e l'altare maggiore era davanti ad un coro di forma quadrata e orientata liturgicamente verso Oriente, in maniera opposta rispetto ad oggi. Era ad un'unica navata, ma con altari appoggiati alle pareti laterali; il soffitto era in legno.

Distrutta da un incendio nel 1660, venne ricostruita a navata unica con quattro altari, in luogo dei tre precedenti, e successivamente, nel periodo compreso tra il 1780 e il 1789 completamente ricostruita rovesciando la pianta. La facciata trae spunto dalle linee della Chiesa parrocchiale del Campagnola: rifinita di lesene e culmina con un frontespizio mistilineo. Negli anni '50 vennero aggiunti il portale marmoreo, le colonne tortili e l'altare maggiore in marmi policromi con paliotto in scagliola di stile carpigiano, e opere settecentesche provenienti dalla chiesa di San Rocco a Reggio Emilia. All'interno si trovano inoltre due confessionali lignei in stile barocco e le acquasantiere settecentesche in marmo a forma di conchiglia.

È inoltre presente un organo costruito da Domenico Traeri nel XVIII secolo e oggetto di restauro nel 2003.

Corte di San Bernardino da Siena[edit | edit source]

Ad a Nord dell'abitato si trova la Corte di San Bernardino da Siena, già esistente nel XII secolo con il nome di Villa dei Reatini; successivamente proprietà della famiglia Augustoni. In essa, il predicatore francescano S. Bernardino da Siena, fu ospitato nel 1423.

La corte, in origine chiusa, risale all'epoca matildica, oggetto di ristrutturazione nel XV secolo comprende la villa padronale, torre colombaia a settentrione e oratorio dedicato al Santo. La Villa, è costruita da un corpo centrale e due ali avanzate; nel salone principale della villa, restauri hanno portato alla luce alcuni affreschi seicenteschi.

Chiesa di Santa Liberata[edit | edit source]

Sita all’incrocio tra via Castellaro e via Prampolini, vicino al parco della villa Cottafavi. L’attuale edificio è stato costruito nel 1827 dal sacerdote Giuseppe Bernini, lo stesso che diede a questa zona il nome di Motta Bernini, corrispondente al podere degli eredi di Mario Manicardi, ed è stato restaurato nel 1926. Lavori di consolidamento e di restauro sono stati eseguiti anche nei primi anni del XXI secolo, sotto la direzione dell’architetto Enrico Vincenzi, tecnico del comune di Campagnola Emilia.

Oratori, cappelle, edicole[edit | edit source]

  • Oratorio di S. Pietro Martire, fine '500.
  • Oratorio di San Bernardino da Siena, seconda metà del '400.
  • Cappella della Corte Testa.
  • Cappella della Rosta.
  • Oratorio Marmiroli, dedicato alla Madonna di Lourdes.
  • Oratorio della Beata Vergine dell'Olmo.
  • Oratorio della Madonna Rossa.
  • Edicola della Madonna di Loreto.
  • Edicola di San Massimo di Cognento.
  • Oratorio di Santa Liberata, inizi '600. Demolito nel 1827 per costruire la chiesa di Santa Liberata.

Oasi LIPU Celestina[edit | edit source]

Lo stesso argomento in dettaglio: Oasi Celestina.

Oasi LIPU di 12 ettari, tra specchi d'acqua e boschetti, collocata a nord di Campagnola Emilia. Inaugurata nel 2005 a seguito di una donazione privata, vede oggi la presenza di diverse piantumazioni e una importante presenza di volatili. Oasi che garantisce collaborazioni con le scuole elementari dall'anno della sua inaugurazione.

Società[edit | edit source]

Evoluzione demografica[edit | edit source]

Abitanti censiti[5]

Etnie e minoranze straniere[edit | edit source]

Al 31 dicembre 2019 gli stranieri residenti nel comune sono 935, pari al 16,3% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[6]:

Infrastrutture e trasporti[edit | edit source]

Strade[edit | edit source]

Il territorio comunale è attraversato dalla Strada Provinciale 4 che, in direzione sud, conduce a Novellara, mentre in direzione est porta a Fabbrico e Rolo. Sempre da Campagnola Emilia passa la Strada Provinciale 30 che, partendo da Guastalla, attraversa i comuni di Novellara, Campagnola Emilia, Rio Saliceto porta a Carpi. Sempre da Campagnola diparte la Strada Provinciale 48 che, passando per Canolo, porta a Correggio.

Ferrovie[edit | edit source]

La stazione ferroviaria della rete nazionale più vicina è quella di Rolo-Novi-Fabbrico sulla linea Verona-Mantova-Modena.

Cultura[edit | edit source]

Istruzione[edit | edit source]

Le Scuole Statali d'Infanzia, Primarie e Secondaria di Primo Grado fanno capo all'Istituto Comprensivo Galileo Galilei di Campagnola Emilia - Rio Saliceto.

Biblioteche[edit | edit source]

La Biblioteca Comunale, presente in Piazza Roma è aderente al sistema bibliotecario provinciale.

Eventi[edit | edit source]

  • Kampagnola Bavarian Beer Fest (Prima settimana di maggio), festa bavarese con menù tipico, varietà di birre e spettacoli musicali.
  • La Notte del Salame (fine maggio), evento gastronomico organizzato dall'associazione “il Cicciolo d'Oro”, promozione delle tipicità locali, mercatini, stand gastronomici, eventi musicali.
  • A cena con Matilde (seconda settimana di giugno), evento gastronomico e culturale, di riscoperta della tradizione e delle origini locali, attraverso il mito di Matilde di Canossa.
  • Sagra dei SS. Gervasio e Protasio (19 giugno), Sagra dei Patroni con diverse manifestazioni: mostre artistiche e fotografiche, rassegne della vita del mondo contadino tradizionale e mercato ambulante.
  • La Guasa ed San Svan (giugno), festa campestre presso l'Oratorio San Giovanni Bosco.
  • Concerto in Villa Cottafavi (giugno), concerto di musica classica.
  • Sagra di San Giacomo a Cognento (terza settimana di luglio), festa campestre presso l'Oratorio San Giacomo Maggiore a Cognento.
  • Festa al caseificio sociale "Castellazzo" (prima domenica di settembre), festa campestre presso, promozione delle tipicità locali, organizzata dal Comitato "Amici trattori d'epoca" di Campagnola Emilia e ospitata presso il caseificio sociale Castellazzo, luogo di produzione del Parmigiano Reggiano.
  • Settimana di San Luigi Gonzaga (settembre), attività ricreative, culturali e sportive presso l'Oratorio del capoluogo San Giovanni Bosco.
  • Concerto di Santa Lucia, Chiesa di San Giacomo Maggiore a Cognento (dicembre).
  • Il Cicciolo d'Oro (seconda settimana di dicembre) evento gastronomico organizzato dall'associazione “il Cicciolo d'Oro”, promozione delle tipicità locali, mercatini, stand gastronomici, eventi musicali.

Amministrazione[edit | edit source]

Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
12 maggio 1985 5 maggio 1990 Dimmo Sghedoni PCI Sindaco [7]
6 maggio 1990 12 giugno 2004 Mauro Pedrazzoli PCI, PDS Sindaco [7]
13 giugno 2004 24 maggio 2014 Paola Baraldi lista civica Sindaco [7]
25 maggio 2014 in corso Alessandro Santachiara lista civica Democratici - Insieme per Campagnola Emilia Sindaco [8][9]

Note[edit | edit source]

Altri progetti[edit | edit source]

Collegamenti esterni[edit | edit source]

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